“Anywhere, Anytime” – 23 Novembre 2024 – Cinema Esedra – h. 21:00
“Anywhere, Anytime” – Regia di Milad Tangshir, presente in sala
Introduce il professor Giaime Alonge, sceneggiatore del film
Tra Milad Tangshir e Giaime Alonge vi è ormai un rapporto di stima che va oltre la sfera professionale. Milad, regista di origine iraniana e uno dei protagonisti della vecchia edizione di Scienza Migrante, si è laureato al “DAMS – Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo” di Torino e il professor Alonge, da relatore della sua tesi di laurea ne è diventato stretto collaboratore nelle sue produzioni.
La cinematografia di Milad, spazia da documentari di denuncia sulla difficile vita delle persone migranti in Austria, Croazia e Italia, a cortometraggi sulle carceri italiane e film neorealistici. Milad pone una grande enfasi nei suoi film sulla vita delle persone migranti in Italia e sul loro punto di vista a dimostrazione del fatto che poter raccontare e raccontarsi non può essere un privilegio per poch3, ma un diritto e una libertà per tutt3.
Secondo Milad, per fare un film ci vuole dedizione, non vi sono orari, e la scrittura e sceneggiatura di “Anywhere, Anytime” gli ha richiesto ben due anni di studio del fenomeno dei rider che vede, per la maggior parte, giovani ragazzi migranti a bordo di biciclette sfrecciare per la città. Ma non gli è bastato e per comprendere dall’interno il fenomeno, Milad per alcuni mesi ha personalmente affiancato un rider nelle sue consegne di cibo a domicilio e, solo dopo una lunga ricerca, ha trovato l’attore protagonista che faceva il suo caso, Ibrahima Sambou. Come tutti gli altri personaggi del film, anche lui non è attore di professione ed è felice di aver rappresentato un personaggio reale come un rider e di aver dato voce a chi spesso non viene ascoltato. Torino è vista dal punto di vista di una persona che allo stesso tempo è un ragazzo alla ricerca di opportunità, un ragazzo di origine senegalese in Italia e un rider.
Milad ci fa vedere la situazione politico-sociale torinese attraverso la cinematografia neorealista e allo stesso tempo ci racconta la storia di chi ancora oggi deve lottare per il rispetto e la tutela della propria dignità in quanto persona e come lavoratore. I rider sono parte integrante della nostra società oggi, tanto da sfrecciare nell’invisibilità quasi assoluta di chi li guarda. Le similitudini con “Ladri di biciclette” di De Sica, colonna portante della cinematografia neorealista italiana, sono presenti e fanno riflettere, ma sono allo stesso tempo differenti e dislocate nel nostro presente in cui una bicicletta può ancora rappresentare un mezzo per il proprio sostentamento, nella sua bellezza e forza, e nella sua contraddizione di fondo tra chi – “anywhere, anytime”, “ovunque, a qualsiasi ora” – ordina e chi consegna, tra chi paga per il cibo a domicilio e chi viene pagato troppo poco per il proprio lavoro.
Per Milad il film parla da solo, e l’intento non vuole essere quello di denunciare una realtà difficile e precaria, ma di mostrarla così com’è nella sua cruda veridicità. Ciò che è più importante per lui, è creare domande negl3 spettator3 in modo che non si dimentichino più di chi, trasporta cibo fino alle proprie case.
Cosa accade davvero nella vita di un giovane rider di Torino? Venite a vedere il film e lo scoprirete.
Il progetto Scienza Migrante 2.0 mette a disposizione 50 posti gratuiti.
Per prenotazioni mandare una mail a scienzamigrante@unito.it e indicare nome e cognome e numero di posti richiesti.