Quali sono i benefici della relazione tra l’essere umano e gli animali da compagnia? Perché la riabilitazione equestre è particolarmente efficace?
Nathali e la sua passione per i cavalli possono far pensare all’importanza che la vicinanza con gli animali ha per l’essere umano. Il contatto con gli animali domestici può giovare davvero tutt3, ma può avere un effetto particolarmente positivo nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi per bambin3, persone disabili, anzian3 e coloro che soffrono di disagi fisici o psichici.
Ciò che spesso sentiamo nominare come “pet therapy” in Italia prende il nome di IAA, “Interventi Assistiti con gli Animali”. Questi mirano a migliorare la salute e il benessere delle persone e il loro impiego a livello terapeutico non solo è sempre più utilizzato, ma ha un approccio scientifico. L’Italia in questo settore ha un primato, in quanto è stato il primo stato al mondo a stabilire delle norme giuridiche e a riconoscere la pet therapy come cura ufficiale nel 2003. È stato compreso il ruolo affettivo e terapeutico che un animale può avere nella vita di una persona.
Gli animali sono di compagnia, non vi è il bisogno di volume o di troppe parole complesse e per questo sono molto utilizzati nelle case di riposo, in strutture protette o in istituti di cura. Recenti studi hanno mostrato come la relazione con l’animale riaccende l’interesse verso l’altr3 anche in persone che soffrono di depressione o in isolamento sociale. Stimoli tattili e visivi creano empatia determinando un senso di utilità e l’impiego degli animali in ambito terapeutico può ridurre anche l’utilizzo di farmaci.
Questi interventi vengono fatti da un’equipe multidisciplinare in cui, in base alla specificità del caso, vi sono figure sanitarie, pedagogiche e tecniche per la gestione del rapporto persona-animale. Gli animali domestici utilizzati negli IAA sono specie in grado di instaurare relazioni sociali con l’essere umano e sono: il cane, il cavallo, l’asino, il gatto e il coniglio. Inoltre, gli IAA, si dividono in percorsi che possono avere finalità terapeutica, riabilitativa, educativa o ludico ricreativa.
La riabilitazione equestre è una forma di pet therapy particolarmente efficace in ambito terapeutico in quanto stimola l’attività fisica, e quindi l’automatica produzione da parte del corpo di sostanze che hanno effetti benefici sull’umore. Inoltre, il rapporto che si crea con il cavallo è spesso molto profondo e genera fiducia, sicurezza e autostima. Ciò è dato dal fatto che il cavallo è un “animale sociale” e ciò lo predispone alla ricerca del contatto e all’interazione a cui risponde sempre diversamente. Questo tipo di IAA può puntare al superamento di deficit e al raggiungimento di maggiore autonomia. La riabilitazione equestre, inoltre, si rivolge a diversi quadri clinici quali i disturbi dello spettro autistico, deficit di attenzione o iperattività ADHD, paralisi celebrali infantili, disturbi emotivi e comportamentali, patologie psichiatriche e molti altri.
Nei bambin3, ha sia benefici motori in quanto può portare al miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione, che psicologici mediante la creazione di un ambiente di stimoli che ne richiede la partecipazione. Per quanto riguarda le persone disabili, sia lavori di accudimento dell’animale a terra, che sedute a cavallo ne favoriscono la socializzazione, le abilità comunicative e la partecipazione sociale e si ha modo di comprendere il piacere di prendersi cura in una situazione non medicalizzata e protetta. Infine, studi in corso stanno valutando l’effetto positivo del rapporto con il cavallo dal punto di vista emotivo, psicologico e anche fisiologico per le/i pazienti oncologici.
Ciò che sta alla base del buon funzionamento della pet therapy è la relazione affettiva che si crea tra la persona e l’animale che ha il potere di determinare un senso di accettazione incondizionato che è indipendente dall’età, l’etnia, problemi fisici o psicologici. La pet therapy stimola il giusto contatto fisico, la creatività, la conoscenza, l’osservazione, crea il buonumore e offre supporto. L’animale è così definito un mediatore emozionale.