Ognuno nella sua unicità deve dare il meglio di sé
Malu Mpasinkatu vive in Italia da oltre quarant’anni ed è il primo Direttore sportivo professionista di origine africana in Italia.
Nato a Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo il 14 agosto del 1976, Malu parla, oltre all’italiano, il francese, l’inglese, lo spagnolo e il lingala.
Cresciuto a Mondovì, dove ha conseguito il diploma, Malu è arrivato in Italia per motivi di ricongiungimento familiare.
Ha studiato Scienze Politiche all’Università di Torino, diventando poi opinionista nel mondo dello sport, che è la sua passione. Consulente di mercato calcistico, Malu collabora a 360° con i media. Come opinionista nell’ambito dello sport lavora a stretto contatto con la Radio, la Tv, i siti web, la carta stampata. Nel 2007 è diventato Responsabile del Mercato Estero del Cesena (serie B) e dal 2010 al 2011 ha ricoperto il ruolo di Direttore sportivo del Catanzaro (serie C).
Malu lavora sia in Italia che in altri paesi, quali Francia, Germania, Spagna, Bulgaria, Libia. Dal 2007 al 2012 è stato il Direttore sportivo delle nazionali di calcio, pallavolo, basket della Repubblica Democratica del Congo, il suo paese d’origine.
Malu si interessa anche di attività socio culturali, cercando di dare il suo contributo a favore dell’integrazione e il rispetto dei diritti umani. E’ molto sensibile alle tematiche che riguardano l’immigrazione, motivo per cui collabora anche con alcune associazioni interculturali.
“Mi sento cittadino del mondo ma l’italia è il paese che amo. È un paese con una mentalità vecchia ma ha tanto da dare all’umanità.”
Per quanto riguarda il suo contributo scientifico-culturale in Italia, Malu si definisce “un contrabbandiere di valori positivi”. “Ognuno nella sua unicità deve dare il meglio di sé. Il tuo lavoro lo fai per te e anche per gli altri” aggiunge Malu.
L’opinionista italo-congolese ama la sua Africa che dice di aver scoperto da adulto. Apprezza la semplicità dell’Africa evidenziando che “con poco ci si vive felici, mentre in occidente si creano spesso problemi evitabili”. Vorrebbe un’Africa con più ospedali e una maggiore attenzione alla Sanità Pubblica, una cosa che ha a cuore.