
Per studentƏ internazionali è davvero accessibile la copertura sanitaria?
Vi siete mai fattƏ un’idea di quanto costi un ricovero ospedaliero, un intervento chirurgico, una radiografia o una bombola di ossigeno? Avete mai avuto paura di star male perché consapevolƏ che non avreste potuto permettervi adeguate cure mediche? In Italia, il diritto alla salute è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, inalienabile e valido sia per le persone italiane che non, senza discriminazioni. Infatti, anche chi non è in una situazione di irregolarità sul territorio, ha diritto a ricevere cure urgenti o essenziali. Per questi motivi, il costo delle prestazioni sanitarie e mediche è coperto dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e non può essere ridotto o venir meno per ragioni finanziarie. Un sistema che, se forse prima si dava per scontato, con la pandemia da covid-19 è tornato centrale.
Tuttavia, la riduzione progressiva delle prestazioni garantite dallo Stato in termini di tempi d’attesa, posti letto, strutture e macchinari adeguati, ha determinato l’aumento della propensione delle persone ad affidarsi a cure private, creando così delle disuguaglianze nell’accesso alle cure. Insomma, solo chi può permetterselo continua ad avere accesso a cure di qualità e in tempi brevi.
Questa tendenza peggiora quando si tratta della salute della popolazione migrante presente sul territorio che spesso ha meno possibilità ad accedere ai servizi e cure, soprattutto se a pagamento. In più, non tuttƏ hanno diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al sistema sanitario nazionale e ciò dipende dal motivo del soggiorno in Italia.
Hanno diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN coloro che, provenienti da paesi extra-UE, soggiornano in Italia per motivi di lavoro, famiglia, asilo, protezione sussidiaria o speciale o cure mediche. O ancora, chi arriva come minore o chi ne acquisisce la cittadinanza. Invece, tra coloro che non ne hanno diritto vi sono coloro che soggiornano temporaneamente nel paese come il personale diplomatico o religioso, coloro che lavorano per organizzazioni internazionali e studentƏ internazionali. QuestƏ, sono tenuti in ogni caso ad essere coperti da un’assicurazione sanitaria che oltre ad essere essenziale per la loro salute in caso di infortuni, necessità di cure o emergenze, è indispensabile per l’ottenimento del permesso di soggiorno per motivi di studio.
L’iscrizione volontaria al SSN avviene con il pagamento di un contributo annuale che non è frazionabile e copre l’intero anno. Dalla fine del 2023 i costi sono aumentati e oggi studentƏ devo versare un contributo minimo che non può essere minore a €700 l’anno, mentre per le altre categorie questa cifra sale a un importo minimo di €2000. Un importo che è sei volte maggiore rispetto all’anno precedente e che spesso ricade sulle spalle di chi è regolare sul territorio ma che non ha attualmente un lavoro o soffre di seri problemi di salute. Per questa ragione moltƏ, scoraggiati dall’aumento del costo, preferisce acquistare una polizza privata.
Per approfondire, ecco alcuni interessanti articoli da cui prendere spunto:
- Ssn, il costo di iscrizione dei cittadini extra Ue balza da 387 a 2mila euro – Il Sole 24 ORE
- linee-guida-iscrizione-ssn.pdf
- Sanità negata: la storia di Emanuel Prenga, il ragazzo albanese che per curarsi in Italia deve pagare 2000 euro – la Repubblica
- Studiare in Italia, la normativa aggiornata sulla copertura sanitaria – WAI Association Italy
- Stranieri: sale il contributo per il Servizio sanitario – chi deve versarlo – FISCOeTASSE.com