Gli Italiani sono persone votate all’integrazione

Nata a Mendoza 32 anni fa, Ornella Baffini è cresciuta in un quartiere del centro di Buenos Aires.
Di madrelingua spagnola, parla inglese e italiano. L’Italia è però nel suo DNA: i nonni, infatti, sono nati in Abruzzo per poi emigrare in Argentina…e Ornella ha deciso di tornare sui loro passi.
La situazione difficile del suo paese è stata la miccia: una realtà politicamente divisa in due e affetta da rilevanti problemi (inflazione, corruzione, continue proteste di piazza) hanno spinto Ornella a sognare di stabilirsi in qualsiasi Stato dell’Unione Europea. 

Le sue previsioni iniziali erano di restare in Italia cinque anni, durante i quali contava di rafforzarsi sul fronte professionale ed economico, per poi tornare in Argentina. Ma il destino ha scelto di fare un “altro giro”.

Arrivata in Italia nell’ottobre del 2020, ha vissuto per un po’  a Torino, dove ha studiato Ingegneria Civile e si è laureata alla magistrale; poi ragioni sentimentali e lavorative l’hanno portata in Calabria. Attualmente non è ancora riuscita a ottenere il riconoscimento della sua laurea in Economia e Gestione delle organizzazioni conseguita in Argentina, poiché le autorità governative ostacolano l’omologazione dei titoli per contrastare le massicce fughe all’estero degli studenti. Anche per questa ragione, al momento lavora in una scuola come docente di spagnolo e collabora con un architetto, per il quale disegna in Autocad i progetti di planimetrie civili e di edilizia. Il suo percorso lavorativo è cambiato ma lei ne è comunque soddisfatta: “non avevo mai pensato, infatti, a un lavoro all’interno della Scuola. Scuola e Ingegneria Civile mi hanno però permesso di contribuire, attraverso la professione, a migliorare la qualità di vita delle persone: progettare e costruire una casa per una famiglia, o seguire un cantiere pubblico, tipo la realizzazione di una strada o ponte”.

Il mancato riconoscimento della laurea e la situazione pandemica hanno affaticato non poco il primo “periodo italiano” di Ornella. Eppure lei non ha mai voluto mollare: a livello sociale – testimonia con fiducia – non ha mai patito alcuna forma di discriminazione.

Gli italiani sono persone votate all’integrazione”.

E ora, pur sentendosi ancora molto legata alle sue origini argentine, non può negare di essere diventata un po’ “italiana” lei stessa!

Del suo paese le mancano la famiglia, gli amici, e il cibo, o per dirla in una sola parola: la convivialità. “In Argentina c’è il mate, non solamente inteso come bevanda ma come momento di socializzazione. Si possono passare ore e ore a berlo insieme a un’altra persona per conoscersi ed entrare meglio in sintonia”.